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sabato 22 dicembre 2012

Rifugio Nuvolau

Come arrivare:
Il Punto di partenza
Da Agordo si prosegue fino al passo Falzarego (SS48), arrivati i cima, si prosegue verso Cortina fino a raggiungere il ristorante Bàin de Dones, punto di partenza della seggiovia.

Riferimento cartografico: tabacco n. 3 sentiero 349

Difficoltà: facile


Dal Ristorante Bàin de Dones si prende la seggiovia fino al Rifugio Scoiattoli (10 € sola andata), da qui si prosegue verso il rifugio Averau per poi continuare fino al Rifugio Nuvolau. Dal Rifugio Nuvolau ci dirigiamo verso il Rifugio cinque torri e da lì seguiamo il sentiero segnalato verso il piazzale della pista.
 Nella giornata dell'escursione il rientro è risultato essere molto "divertente" fino all'arrivo al rifugio 5 torri, grazie ad una neve molto farinosa e ottima per scendere con le ciaspe. Dopo il rifugio invece il tracciato è completamente battuto e senza la possibilità di andare "fuori pista", il sentiero comunque è sempre facile e porta fino al piazzale della seggiovia.

Il percorso dell'escursione: 



Il percorso su google earth:




Annotazioni e consigli utili:

Il Nuvolau domina il panorama tra il passo Falzarego, Passo Giau e la conca di Cortina, fornendo all'escursionista una visione unica e a 360° delle dolomiti.
Avendolo visto pochi mesi fa in versione estiva, devo dire che il panorama invernale è molto più suggestivo.
Raccomando l'escursione soprattutto se la giornata è completamente senza nuvole.
Se avete un pò di tempo in più, potete tranquillamente partire a piedi direttamente dal piazzale della seggiovia, dato che 10 € mi sono sembrati eccessivi per una salita sola, soprattutto d'inverno quando l'utenza è molta, ma dato che il tempo stringeva ho dovuto salire così.

Alcune fotografie dell'escursione:



Il Rifugio Nuvolau

Un Fringuello Alpino


Il Rifugio 5 Torri


lunedì 22 ottobre 2012

Malga Dignas e cresta di confine

Come Arrivare:
I cartelli alla partenza
Arrivati a Santo Stefano di Cadore, si prosegue verso la Val Visdende, arrivati in valle si seguono le indicazioni verso la Malga fino a trovare il divieto di transito per le auto.

Riferimento cartografico: Tabacco 01

Difficoltà: Facile

Arrivati al divieto di transito si sale a piedi attraverso una comoda strada larga fino a Malga Dignas, e da lì si prosegue sempre su strada bianca, non eccessivamente pendente, fino alla cresta di confine.

 Il percorso dell'escursione: (manca la parte in salita dal parcheggio alla malga).

Dalla Malga alla cresta di confine (A/R)

Dalla Malga al Parcheggio dell'auto


Il percorso su google earth:




Annotazioni e consigli utili: 
L'itinerario è veramente semplice, credo sia anche un ottima passeggiata invernale con le ciaspe. Invito anche tutti a provare l'ottima cucina della malga, con prodotti tipici e di stagione.

Per contatti e maggiori informazioni vi rimando al sito della malga: Malga Dignas

La strada che porta alla malga

Il panorama dalla malga

La strada che porta verso la cresta di confine

La splendida vista dalla cresta di confine


mercoledì 15 agosto 2012

Rifugio Pian di Fontana

Il cartello che sancisce la fine della strada
Come Arrivare:
Da Longarone si segue la SS251 (verso la Val Zoldana), arrivando a Soffranco seguendo le indicazioni per la Val del Grisol, arrivando fino al Pont dei Ross, che coincide anche con la fine della strada, dove si trova anche un piccolo parcheggio, in caso non ci fosse posto, ci sono numerose piazzole lungo la strada.

Riferimento cartografico: Tabacco n. 25 sentiero 520 - 514

Difficoltà: Media

Il cartello di inizio dell'escursione
Un classico pendio boschivo
La nostra escursione inizia subito con una rapida salita su una comoda strada bianca, ma la comodità non durerà molto a lungo, dopo aver superato un ponte che sovrasta un grazioso laghetto adibito al ripopolamento ittico, l'itinerario si trasforma, diventando una camminata nel fitto bosco del Col Tondo, fino a portarci in cima, non senza difficoltà a causa del sentiero in gran parte umido e sempre ripido.
Arrivati in cima, il sentiero cambia, si tramuta in dei sali scendi , molto più rilassanti del primo tratto, fino ad arrivare a dei ruderi di alcune casere. Da qui si prosegue in altri pendii boschivi, anche in questo caso molto "umidi", causando qualche difficoltà (non eccessiva) alla salita. Dopodichè si incontra il bivio che incrocia l'itinerario verso il Rifugio Bianchet; da qui si cambia il sentiero, dal 520 al 514, e in 20 minuti, sempre nel bosco e sempre con una discreta pendenza, si arriva al rifugio Pian di Fontana.

Il percorso dell'escursione:



Il percorso su google earth:



Annotazioni e consigli utili:
In caso di brutto tempo la discesa può risultare molto impegnativa, a causa del terreno molto fangoso.
In rifugio il cibo è ottimo e il prezzo è accessibile.
L'escursione risulta essere adatta a persone comunque adulte, non mi sento di consigliarla a famiglie con bambini, diciamo al di sotto dei 16 anni, a causa di alcuni tratti esposti e alla pendenza del tracciato.

Alcune foto dell'escursione:
Un esemplare di Gentiana Asclepiadea

I ruderi delle casere a circa tre quarti del percorso
Il Bivio per il rifugio Bianchet

Il Rifugio Pian di Fontana



lunedì 18 giugno 2012

Rifugio Nuvolau


Come Arrivare:

Da Cortina si prosegue per la strada del passo Falzarego (SS 48) fino al Ristorante Bàin de Dones.

Riferimento cartografico: Tabacco n. 3 sentiero 439

Difficoltà: Facile

Il rifugio Scoiattoli, arrivo della seggiovia.

Dal Ristorante Bàin de Dones si prende la seggiovia fino al Rifugio Scoiattoli, da qui si prosegue verso il rifugio Averau per poi continuare fino al Rifugio Nuvolau. L'escursione è molto semplice e dura un ora circa.





Il percorso dell'escursione: 

Il tracciato inizia dopo la salita con la seggiovia.

A causa della durata della batteria del CX... manca un pezzo di tracciato. Ma nulla di impegnativo.


Il percorso su google earth:





Annotazioni e consigli utili:

Il Nuvolau domina il panorama tra il passo Falzarego, Passo Giau e la conca di Cortina, fornendo all'escursionista una visione unica e a 360° delle dolomiti.
L'itinerario è adatto a tutti, l'unica cosa che posso consigliarvi è di usare una buona crema solare e indossare un bel cappellino in caso la giornata sia soleggiata.

Alcune fotografie dell'escursione:






lunedì 4 giugno 2012

Cima Monte Totoga

Come Arrivare:

Si arriva dalla SS.47 della Valsugana. Alla rotonda di Primolano si prende la galleria e si seguono le indicazione per la Valle del Primiero. Ad Imer si sale a sinistra in direzione del Passo Gòbbera.

Riferimento cartografico: Tabacco n. 23 sentiero, in discesa 345

Difficoltà: Media
Numerosi i parcheggi alla partenza


Partenza dal parcheggio del centro del paese.

La salita inizia subito dopo la chiesa del paese e sale sempre ripida in mezzo a uno splendido bosco di faggi. Anche se si incrocia la strada bianca (che percorreremo poi in discesa) , la salita è consigliabile farla nel piccolo sentiero che affronta direttamente la salita.

Se la giornata è senza nuvole il panorama è mozzafiato e domina tutta la valle.

Un problema potrebbe sorgere se, nei giorni prima dell'escursione, avesse piovuto, dato che il manto del sentiero è pieno di foglie e potrebbe risulatare molto viscido.

La durata totale dell’escursione è di 4:10  ore, 2:10 h circa a salire e altre 2 per scendere.

Il percorso dell'escursione: 




Il percorso su google earth:



Annotazioni e consigli utili:

È una bellissima escursione, sia per il panorama e sia per il patrimonio storico presente durante la passeggiata, infatti, durante la discesa, si possono visitare delle gallerie scavate durante la prima guerra mondiale e si può notare come queste dominino la valle.

Alcune fotografie dell'escursione:














sabato 25 febbraio 2012

Rifugio Auronzo


Come Arrivare:

Il Punto di Partenza


Raggiungere Misurina arrivando fino al parcheggio davanti al Ristorante Genzianella.

Riferimento cartografico: Tabacco n.16

Difficoltà: Facile

L'escursione parte dal parcheggio del Ristorante Genzianella, punto di partenza anche per salire verso il rifugio Montepiana. Il sentiero, o meglio, la strada, sale molto dolcemente verso il rifugio Auronzo. La strada sale sotto la cima ovest delle tre cime di Lavaredo. Il panorama visibile dalla strada, e dal rifugio, spazia  dalle Dolomiti di Sesto, all'Antelao, passando dalle Marmarole al Cristallo, un panorama mozzafiato.

Uno scorcio della salita
La discesa in bob, o slittino, risulta molto semplice e poco pendente.

La durata totale dell’escursione è di ore 3:20.

Nello Specifico:

- La salita 2:15 ore

- La discesa, in parte con il bob, 1:10 ore

Causa problemi con il GPS, di questa escursione (per ora) non ho nessun segnale che indichi la salita e la discesa.

Annotazioni e consigli utili:

L'escursione è molto semplice, ottima come inizio o passeggiata per le famiglie. Un peccato che il rifugio risulti chiuso nel periodo invernale.  Per chi non volesse salire a piedi, ma volesse gustarsi la discesa e il panorama senza fatica, a poco più di dieci minuti dalla partenza (lago di Antorno), c'è la possibilità di salire in motoslitta (ovviamente a pagamento).

Alcune fotografie dell'escursione:





lunedì 16 gennaio 2012

Rifugio Antelao

Come Arrivare:

Ci sono svariati modi per raggiungere il rifugio Antelao. L'escursione descritta in questo articolo parte da Pozzale, o dalla piazza, punto di arrivo della discesa con il bob/slittino, o appena sopra
la piazza, raggiungendo l'arrivo del primo tratto delle ex piste da sci.

Pozzale è una piccola località sopra Pieve di Cadore, facilmente raggiungibile dal centro di Pieve di Cadore.


Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 253, per la salita, In discesa la Strada di Tranego


Difficoltà: Media

Partenza dalla piazza di Pozzale, o dall'inizio delle ex pistre da sci, a circa 10 minuti a piedi dalla piazza. Seguendo il sentiero n. 253 si sale affiancando in un primo momento le piste da sci ormai abbandonate, per poi lasciarsele sulla destra e superando un pericoloso costone esposto. Il sentiero sale sempre costante arrivando fino a Forcella Antracisa, ricollegandosi con il sentiero principale, sempre battuto e in buone condizioni, che parte dalla Piazza di Pozzale. Da lì, la strada spiana un pochino e si inizia a intravedere il rifugio.

Il rifugio

La durata totale dell’escursione è di 4:10  ore. Nello Specifico:

- Da Pozzale (1050 Metri) al Rifugio Antelao (1796 metri), sul sentiero n. 253 2:15 h

- Dal Rifugio Antelao (1796 metri) a Pozzale (1050 metri) sulla strada di Tranego 1:55 h

Il segnale GPS della Salita:GPS

Il segnale GPS della Discesa:GPS

Annotazioni e consigli utili:

Il sentiero 253 è abbastanza impegnativo, ma sicuramente più interessante e veloce, se però volete intraprendere una camminata più semplice, ma più lunga, vi consiglio di partire dalla piazza di Pozzale e seguire la strada principale. Si tratta di una strada militare sterrata con

molta meno pendenza e con molto meno pericolo che vi fa salire fino a 1.900 metri (Cima Tranego) per poi scendere a Forcella Antracisa (1.693 metri) e risalire poi fino al rifugio (1796 metri).

L'accoglienza al rifugio è ottima, buone le frittelle di mela e le grappe tipiche della zona, in questo caso non ho mangiato lì, ma credo sia un ottima cucina tipica.

La discesa con il bob è stata a dir poco spettacolare, anche se in certi punti è molto impegnativa, soprattuto se, come in questo periodo, la neve non è molta e molti punti sono senza neve e con sassi sporgenti, sicuramente se ci fosse più neve posso assicurare che dalla cima Tranego alla piazza di Pozzale è completamente percorribile con slitta o bob.

Dato che il rifugio mi ha colpito positivamente vi segnalo anche il loro sito: Rifugio Antelao.

Alcune fotografie dell'escursione:





La Baita di forcella Antracisa